Il femminino sacro: corpo della donna soggetto e oggetto nel monoteismo religioso

Come e quando Dio perse la sua parte femminile e la trovò qualcun altro su un piano diverso della coscienza

Accademia - The Temptation of Adam by Jacopo Tintoretto

ASHERAH LA MOGLIE DI DIO I
Yahweh è una divinità antica e potente, l’origine di tutto, oltre che il fulcro delle tre grandi religioni abramitiche.
Nel corso dei millenni, Yahweh ha oscurato un’altra divinità che, nei tempi antichi, veniva messa alla pari del Creatore: Asherah, una divinità femminile della fertilità che in principio godeva delle stesse attenzioni riservate all’ Unico Dio . Asherah nota anche come Ishtar e Astarte, era una divinità potente e celebrata in molte culture, dai Fenici ai Babilonesi, e le cui origini risalirebbero a ben oltre un millennio prima di Cristo. Viene definita: “Colei che cammina sul mare” o “Signora Athirat del mare”.


ASHERAH LA MOGLIE DI DIO II
La sua totale cancellazione fu resa necessaria per portare avanti la teoria di una religione unicamente patriarcale e misogina e quindi per indicare sostanzialmente che Dio, figura maschile, era il solo Dio da adorare.
Questo concetto è palesemente errato se consideriamo la regola del Binario che qui viene in tal modo mortificata e soppressa.
Nulla può essere generato in questo universo se una delle due polarità ( maschile o femminile ) viene a mancare, sia che si tratti di cose basse e umane o che esse siano relative a quelle più elevate e divine.


L’ETERNO FEMMINILE: LA SHEKHINAH I
Nella Qabalah la Shekhinah rappresenta l’aspetto femminile di Dio, mentre Kaddosh Barouch Uh l’aspetto maschile. Una è l’elemento passivo, la Regina, la Sposa l’altro l’elemento attivo, il Re, lo Sposo. Il mistero della loro unione è rappresentato da un simbolismo di ordine sessuale cioè di energia sessuale.
Il desiderio che la femmina prova per il maschio si risveglia soltanto quando lo spirito di quest’ultimo la penetra; è allora che la femmina lancia le sue acque alla materia fecondatrice del maschio.


L’ETERNO FEMMINILE: LA SHEKHINAH II
La dottrina della Shekhinah si presenta esternamente come l’affermazione di un dualismo in Dio è difficilmente conciliabile, sul piano logico, con la professione di fede monoteista, ma per quanto sia stata spesso confutata dai rabbini e dai teologi-filosofi, gode tuttavia di grande considerazione presso il popolo ebraico. La Shekhinah assume nello Zohar una figura femminile reale; è in qualche modo l’eterno femminile. Ma in quale modo si ricava questo tipo di metafora? Essa lo ricalca sia da Dio, ma anche dall’amore di Dio, mentre il Kaddosh Barouch Uh rappresenterà il suo potere.


DIFFERENZA TRA MASCHILE E FEMMINILE E UOMO E DONNA
«Vennero avvolti dalla “tuta di carne”, che li differenziò in uomo e donna, essendo prima corpi di luce maschili e femminili, infatti il versetto dice: “maschio e femmina li creò”». Dal saggio «La Mela d’Oro- Primo Chakra»
Maschile e femminile all’interno dell’Unità del corpo umano come energia Binaria che si attiva attraverso il Serpente «conduttore» dell’Energia Sessuale alias Kundalini (Tantra Induismo).
Uomo e Donna: da un punto di vista genetico l’uomo è una «variante» della donna, XX in XY per una diversa organizzazione dei caratteri primari e secondari.


IL CORPO DELL’UOMO E DELLA DONNA
Qual è il principio per cui la sessualità e quindi il corpo sono il simbolo del peccato? Perché le religioni monoteiste ce l’hanno tanto con la sessualità? Ma poi è veramente così? O ce l’hanno fatto credere? Com’è possibile che il nostro creatore che ci ha creato “a sua immagine e somiglianza”, ha creato una zona così ampia nel nostro corpo che se “usata” produce male, peccato e vergogna? Perché ci ha “costretto” ad usarla per la procreazione e quindi ogni volta che facciamo un figlio, il peccato originale deve essere “mondato”? Cosa ci insegna la storia di Adamo ed Eva?


IL PECCATO ORIGINALE: TUTTA LA COLPA È DI EVA
Codice genetico che nelle donne ha trovato il suo assetto attuale circa 143 mila anni fa, negli uomini 59 mila anni fa. Stanford University non ha preso in esame il cromosoma sessuale femminile X, la cui forma attuale sembra essersi originata in epoca ancora più antica.
Eva venne sedotta dal Serpente, che le disse di assaggiare il frutto della conoscenza, (in senso biblico) del bene e del male.
I figli di Eva: Abele figlio di Adamo, Caino figlio del Serpente. Poi Adamo recupera con Seth e altri figli, ma resterà sempre il dubbio, da qui il problema Donna del corpo oggetto, paternità trasmissione del seme.
Il corpo della Donna soggetto nella trasmissione ereditaria in assenza del corpo Uomo soggetto come testimonianza potere, vedi Legge Salica Cristianesimo, Ebraismo ortodosso discendenza matrilineare, il Corano prevedeva comunque un diritto all’eredità per le donne, in realtà «uomo prende l’eredità di due donne».


LA GENESI
La Genesi è il primo libro della Bibbia ebraica e della Bibbia cristiana. Si trova anche nel Corano islamico. La storia del Serpente, di Eva e di Adamo. Il prodotto di una fantasia fertile: un giardino magico, un uomo e una donna nudi che ricevono la vita in modo diverso da qualsiasi essere umano, capaci di parlare e agire senza avere un linguaggio, senza aver avuto un’infanzia, un misterioso avvertimento sulla morte, incomprensibile per un essere creato in quell’istante, un serpente parlante, un albero che dona la conoscenza del bene e del male, un altro albero che dà la vita eterna, guardiani soprannaturali che minacciano l’ingresso con spade fiammeggianti…


EDEN ED EBRAISMO
Gli antichi rabbini cercando di indovinare le intenzioni di Dio, si chiesero: per quale motivo il Creatore dell’universo aveva ideato e creato Adamo ed Eva fin dall’inizio dei tempi? E perché poi preoccuparsene? Soffermandosi sulle parole del testo sacro, arrivarono alla conclusione che lavorare il “suolo con sudore”, non si riferiva ad un’attività agricola, bensì “arare il solco”, era dedicato allo studio, all’evoluzione, allo sviluppo nei confronti della Torah, la Bibbia ebraica: considerando lo studio della Torah, come lo scopo più importante della loro vita.


EDEN E CRISTIANESIMO
I protocristiani si “incagliarono” sulla devastante perdita dell’Eden, causata dalla disobbedienza di Adamo ed Eva con l’immagine del peccato e le sue fatali conseguenze. L’apostolo Paolo ricollegò l’inevitabilità della morte, per colpa delle azioni dei primi esseri umani, influenzati dal male impersonato da Satana. Fortunatamente poi, sia Paolo che i cristiani, si consolarono nella convinzione, della venuta di un nuovo Adamo, Gesù Cristo, che avrebbe rimediato con la sua sofferenza e la sua morte, i danni derivati dall’Adamo precedente. Con il suo sacrificio, il Messia, avrebbe permesso ai fedeli di recuperare l’innocenza originaria e perduta, riconquistando il paradiso.


EDEN E ISLAMISMO
Gli studiosi del Corano non si impuntarono sul peccato di Adamo, sul ruolo che aveva avuto come profeta originale di Dio. Il Corano, risalente al VII secolo dopo Cristo, si avvicinava ai testi cristiani identificando Satana, con l’angelo superbo e incantatore, che aveva indotto Adamo ed Eva alla disobbedienza. È illuminante che la tradizione islamica, definì l’espulsione dal Paradiso, un errore e non un crimine destinato a ricadere sulle generazioni successive. Adamo era stato visto come custode della terra e maestro religioso. Incarnava l’illuminazione del primo profeta della discendenza da cui sarebbe disceso il profeta supremo Maometto incaricato di guidare l’umanità avvalendosi della luce di Allah.


LE DIVERSE QUALITA’ DI UN’UNICA ENERGIA
L’energia vitale/sessuale difficile da “gestire”, Differenza tra diletto e concupiscenza, Differenza energia maschile, femminile e androgina (origini Tantra Induismo): Ida (femminile, passivo, lunare, negativo) Pingala (maschile, attivo, solare, positivo). Il cervello tripartito: cervello rettiliano/istinti, cervello mammifero/emozioni, cervello umano/mentale Paul Mc Lean. Il Serpente corrisponderebbe al corpo, Eva alle emozioni, Adamo alla mente: a questo punto Dio diventerebbe la coscienza di tutti e tre, impersonando il Grande Sé, cioè la «divina» sintesi del funzionamento tra la parte materiale e la parte spirituale del corpo.

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